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Depressione: giustificazione per tutto?

Sui telegiornali passa, in forma alquanto enfatica, la notizia della terribile sciagura dell’aereo tedesco precipitato in Francia, con ovvio corredo di vittime e disperazione, ad opera del co-pilota, rivelatosi un pluri-omicida-suicida, ad opera di una depressione non esposta (o non vista? Vallo a sapere).
Non voglio parlare di questa tragedia come cronaca, ma di una cosa che sembra aleggi nell’aria da un po’ di tempo, ossia usare la depressione come giustificazione di qualsiasi estro omicida (per non usare un termine più volgare).
Perché, si sa, cominceranno le trasmissioni e i talk-show con sedicenti psicologi e ognuno dirà la sua, cercando di convincere il lettore ad essere pietoso verso uno stragista perché “era depresso e non sapeva quel che faceva”.
Sembra che, dinanzi alla depressione, qualsiasi accenno di responsabilità individuale cada e debba lasciare il passo al pietismo per la “vittima” e non importa se si è resa colpevole di orribili sciagure.
E la cosa più assurda è che si pensa di spiegare tutto con un termine che riguarda qualcosa che non è sempre uguale.
Perché?
Perché la cosiddetta “depressione” ha origini differenti (può essere un sintomo di ipotiroidismo, come può essere una reazione eccessiva ad un lutto e può essere anche qualcos’altro) ed è imbarazzante utilizzarla come se fosse “un’etichetta valida per tutte le stagioni”.
E questo nasconde un’altra cosa, assai più grave: la voglia di non indagare le cause che avrebbero portato un individuo a compiere un atto delittuoso, perché si sa, dinanzi alla depressione, non si può dire un “che schifo, maledetto assassino”, ma un “poverino, era malato”.
Tale pietismo verso la “depressione” si nota anche nei forum a tema, dove ai parenti di (presunti) depressi (dico presunti perché su internet è facile ingannare la platea dei naviganti, dipingendosi diversi da come si è. E, purtroppo, si nota che la cosiddetta “malattia mentale” è qualcosa che ti attribuisce uno status di superiorità) viene detto di essere pazienti, perché la persona “è malata”, “ non è in sè” e altre cose simili.
Inoltre, c’è gente che dice frasi come “la depressione, lo star male psicologicamente può essere peggio di mille cancri”…
E qui mi sorge una domanda: capisco il volere togliere dai suicidi lo stigma di “vigliacchi” tout court, (perché, come insegna Durkaim, il suicidio ha diverse motivazioni e un aspirante può anche essere convinto di fare una cosa giusta) ma citare una malattia che ti porta a consumarti lentamente come il cancro non è assurdo?
La cosiddetta “depressione” può portarti a non vedere determinate cose perché la mente ti gioca orribili scherzi, mentre se ti ammali di tumore determinate cose non le puoi fare. (un esempio stupido: la depressione può portare a non mangiare perché la psiche ti impedisce di farlo, ma fisicamente puoi. Col cancro, purtroppo, questo non è fattibile)
Eppure sembra che siano compresi più i depressi (sempre che siano tali) assassini che i malati di cancro che magari non ne possono più di cure inutili e di sofferenze gratuite e vorrebbero magari andare incontro alla loro sorte dignitosamente.
Con questo termine si assolve qualsiasi criminale da quel che ha fatto? Basta la “depressione” e il carico criminoso scompare, svanisce, si dissolve?
Se dovessimo ragionare in questo modo, si dovrebbero giustificare serial killer come Henry Lee Lucas o Pedro Lopez (il mostro delle Ande), vittime di abusi e maltrattamenti da fare tremare i polsi?
Perché anche gli abusi che hanno subito questi due assassini (come quelli che hanno patito molti altri serial killer) possono creare cicatrici che causano depressione e rabbia, eppure non mi pare che nessuno abbia mai giustificato certi esimi esempi di virtù civica.
Anzi, molto spesso, li si è contestati pure in opere criminose che, umanamente, avrebbero potuto essere comprese, anche se non giustificate. (come per Henry Lee Lucas è stato l’omicidio della madre, che l’ha brutalizzato da quando era bambino)
Che, in nome di un buonismo esasperato, si sia perso il senso della responsabilità individuale?

Mentor

Written by Zahira

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One Comment

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  1. Secondo me il problema è un’altro, ovvero cio che ci vogliono far credere/passare per vero attraverso la tv, radio, media, giornali, eccetera. Io per una volta voglio unirmi al coro dei complottisti è pensare che quell’aereo si sia schiantato a causa di un dirottamento di qualche cattivo che voleva rivendicare un furto di petrolio o altro a casa sua e non alla depressione… La verità sta nel mezzo.

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