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Caso Aldovrandi: applausi agli agenti assassini durante il congresso Sap

“Non siete stato voi, uomini boia con la divisa che ammazzate di percosse i detenuti, non siete stato voi con gli anfibi sulle facce disarmate, prese a calci come sacchi di rifiuti” canta Caparezza nell’omonima canzone, accusando con durezza gli uomini appartenenti alle forze dell’ordine che si macchiano di gravi delitti e cercano in tutti i modi di coprirli.
Questi uomini hanno ancora una volta mostrato la loro adamantina etica morale, che li porta a difendere i loro colleghi condannati per l’omicidio di un ragazzo di 18 anni, Federico Aldovrandi.
Al congresso nazionale del sindacato autonomo Sap, infatti, ci sono stati circa cinque minuti di applausi per gli agenti che si sono accaniti brutalmente, la notte del 25 settembre 2007, contro il giovane Federico, che è morto in seguito a causa delle orrende lesioni.
Dinanzi alla ripetizione di un simile atto (già un anno prima il Sap aveva manifestato la sua approvazione per la limpida condotta di uno degli agenti, attendendo all’uscita il suddetto dal tribunale di sorveglianza di Bologna) il commento della madre di Federico è stato:”Provo ribrezzo per tutte quelle mani. Cosa significa? Che si sostiene chi uccide un ragazzo in strada? Chi ammazza i nostri figli? E’ estremamente pericoloso.”
Il padre di Federico ha espresso una profonda sfiducia nella divisa con queste parole:” Orribile. E’ questa la polizia di Stato? Se fosse stato loro il figlio, avrebbero applaudito questi signori gli uccisori del proprio figlio. Ucciso senza una ragione da quattro individui con la divisa addosso. Una divisa che forse non guarderò mai piùc on fiducia. A meno che… Vergognatevi!”
Poche ore dopo arriva la telefonata di Renzi, che definisce la vicenda “Indegna”. Anche il capo della polizia Alessandro Pansa, che pure era presente al congresso, definisce gli applausi “Gravissimi”.
Il vice-premier Alfano, invece, pur deplorando la vicenda, si premura di sottolineare che gli applausi “offendono la polizia e il suo prestigio”.
Anche il coordinatore di Sel Nicola Frantonianni ha definito “agghiaccianti” quegli applausi, mentre il responsabile della sicurezza del PD Emanuele Fiano ha detto:”“Sono sempre stato dalla parte dei diritti di chi lavora in condizioni difficilissime per la sicurezza del Paese ma uno Stato di diritto sta in piedi solo se vengono rispettate le competenze di tutti i suoi corpi. La sentenza di quel terribile omicidio va rispettata da tutti
Invece il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, si è mostrato degno compagno dei sindacati del Sap, scrivendo su Facebook:”Io sto con i poliziotti, con i carabinieri, e con chiunque rischia la vita per difendere i cittadini”, elogiando il comportamento adamantino dei suddetti agenti, che si sono accaniti su un pericoloso adolescente disarmato.
Degna cassa di risonanza di Salvini si è mostrato il capo della polizia Tonelli, che ha posto in rilievo che “l’onorabilità della polizia è stata irrimediabilmente vilipesa e solo una operazione di verità sarà in grado di ristabilire il danno patito” e che “quattro vite sono state definitivamente rovinate dai danni subiti e, da ultimo, sono stati trascinati in un giudizio davanti alla Corte dei Conti per un risarcimento all’erario complessivo di circa 2 milioni di euro, senza che alcuna autorità abbia individuato l’entità di tale somma e senza essere stati coinvolti dall’amministrazione della pubblica sicurezza nella transazione privata con la famiglia”.
Ma Tonelli, abile maestro in voli a cui confronto il poeta Pindaro è un poetastro, dice anche:”la morte di chiunque è un evento infausto, ma non necessariamente la colpa deve essere attribuita a qualcuno: migliaia di giovani ogni anno muoiono alla guida dei loro automezzi, ma non per questo la colpa è delle strade. Porre una pietra sopra all’ accaduto, ci pare una soluzione troppo comoda”.
Si è dimenticato Tonelli che un ragazzo di18 anni, a causa dei quattro purissimi agenti di polizia, è morto e la sua famiglia è stata distrutta.
Ma del resto questi non continuano ad urlare:”Non siamo stati noi…”, nonostante tutto? Source: ilfattoquotidiano

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Written by Zahira

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