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Carta di Atene (CIAM)

La Carta di Atene è un documento prodotto a seguito del IV Congresso internazionale di architettura moderna svoltosi nel 1933 sul Patris II, in viaggio da Marsiglia ad Atene.

Storia
La Carta fu pubblicata[1] nel 1938, in lingua francese, per iniziativa di Le Corbusier – che fu il principale estensore del documento ma non firmò lo scritto. Da allora il testo ebbe innumerevoli edizioni in tutte le principali lingue. In Italia fu tradotta e pubblicata per la prima volta nel 1960.

Enunciazione
Il documento in 95 punti, tenta di enunciare e fissare i principi fondamentali della città contemporanea ed è unanimemente riconosciuta come un documento fondamentale del Movimento Moderno e della sua visione dell’Urbanistica. Si sostiene la teoria della zonizzazione, ossia la suddivisione dei quartieri e la diversificazione degli edifici in base alle funzioni che le persone svolgono all’interno della città, e che vengono ridotte a quattro: abitare, lavorare, divertirsi, spostarsi. I punti sono così articolati:
Generalità
1-8 La città e il suo territorio
Stato attuale delle città, critica e rimedi
9-29 Abitazioni
30-40 Divertimenti
41- 50 Lavoro
51-64 Circolazione
65-70 Patrimonio storico
Conclusioni
71-95 Punti della dottrina
(trad. dall’ed. in (FR) : La Charte d’Athenes…, Paris, Èdition de Minuit, 1957)

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Written by Vicky Ledia

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